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Jean Houel, Voyage pittoresque des isles de Sicile, de Malte et de Lipari, Où l’on traite des Antiquités qui s’y trouvent encore; des principaux Phénomènes que la Nature y offre; du Costume des Habitans, & de quelques Usages, Paris 1785, volume III

Tavola CCI
Antichità dell’isola dei Vendicari; Maniera di fare la corda ad Avola con le giummare ed altre erbe che crescono in Sicilia, disegno e incisione all’acquatinta di J. Houel, cm 24,2x34,5

In questa tavola Houel offre due vedute. Nella prima pone i resti di antichità presenti nell’isola di Vendicari. Questa, che si presenta come uno scoglio calcareo piuttosto piatto, è preda dei venti e dei marosi. Alle rovine il pittore è interessato per l’inusitata sistemazione delle pietre da taglio, che evidenzia nell’incisione, e per una specie di vasca con canali di terracotta congiunti ai muri.
Il secondo grafico pone in evidenza l’ingegnoso modo con cui in Avola si facevano le corde utilizzando la giummara e la liama o ddisa, diffuse piante della flora mediterranea. Le erbe, attorcigliate con le dita, venivano riavvolte su bastoni uncinati all’estremità. Due uomini, facendoli pendere da un ramo, li roteavano intrecciandoli. La robusta corda che ne derivava era, da una donna, raccolta a terra in cerchi concentrici e poteva aumentare di spessore ritorcendo più trefoli con il medesimo sistema. Quelle più grosse erano destinate alle tonnare presenti sul litorale e venivano impiegate per la pesca dei tonni e di altri pesci.