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Jean Houel, Voyage pittoresque des isles de Sicile, de Malte et de Lipari, Où l’on traite des Antiquités qui s’y trouvent encore; des principaux Phénomènes que la Nature y offre; du Costume des Habitans, & de quelques Usages, Paris 1785, volume III
Tavola CLXXXIII Interno della grotta detta Orecchio di Dionisio [Siracusa], disegno e incisione all’acquatinta di J. Houel, cm 34,5x24
In un angolo della Latomia del Paradiso si apre una grotta la cui pianta, scrive Houel, ha quasi la forma di una S. Questa particolare forma produce all’interno un’eco straordinaria la cui fama è tanto vasta che nessuno può soggiornare a Siracusa senza soddisfare tale curiosità. Alcuni, continua l’artista, vi si recano con degli strumenti musicali, altri portano pistole o fucili. L’eco derivante dai suoni che si producevano era veramente infernale e a stento sopportabile. In particolare questo accadeva in occasione della festa di San Nicolò perché era uso festeggiare il Santo presso le latomie data la vicinanza di queste con l’omonima chiesa. All’interno della grotta, a sinistra verso il fondo, Houel segnala la presenza di fori quadrati di «circa due pollici» nei quali avrebbero potuto trovare posto sbarre di ferro. L’aggiunta di tavole avrebbe consentito la realizzazione di una scala atta a raggiungere, in alto, un’apertura che immetteva in un cunicolo.
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