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Jean-Claude Richard de Saint-Non (a cura di), Voyage pittoresque ou description des Royaumes de Naples et de Sicile, Paris 1786, volume IV, seconda parte

Tavola 118
Pianta delle Catacombe di Siracusa, incisione all’acquaforte, disegno di François Renard inciso da Nicolas Berthault, cm 16,5x24

Tavola 119
Veduta interna di una delle camere sepolcrali delle Catacombe di Siracusa, disegno di Louis-Jean Desprez inciso da Nicolas Berthault, cm 16,5x24

Dopo aver visitato le Latomie dei Cappuccini, i viaggiatori si inoltrano nelle Catacombe di San Giovanni. Le oscure dimore sotterranee, destinate ad accogliere le spoglie dei primi cristiani, risalgono al 315-360 d.C. Denon e i suoi accompagnatori visitano dapprima la cosiddetta Cripta di San Marciano dove nel 61 d.C. avrebbe predicato l’apostolo Paolo proveniente da Malta. A seguire, dal piano della basilica, si portano nella galleria centrale delle catacombe dalla quale si diramano le gallerie minori. Percorrendo questo «labirinto tenebroso» in cui sono migliaia di loculi, Denon scrive che «s’incontrano alcune grandi tombe ricavate dalla roccia» delle quali alcune coperte «da volte a pieno centro». Dirà inoltre che le catacombe di Siracusa danno anch’esse un’idea della grandezza raggiunta dalla città e che «non hanno affatto l’aspetto lugubre delle catacombe di Napoli e Roma» perché in esse «vi regna una tranquillità misteriosa» che ne fa «il santuario del riposo». Delle catacombe i disegnatori forniscono la pianta e una veduta della grande camera ipogeica detta la rotonda di Antiochia.