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Jean Houel, Voyage pittoresque des isles de Sicile, de Malte et de Lipari, Où l’on traite des Antiquités qui s’y trouvent encore; des principaux Phénomènes que la Nature y offre; du Costume des Habitans, & de quelques Usages, Paris 1787, volume IV
Tavola CCXIII Resti di un Tempio dell’antica città di Camarina presso il piccolo porto chiamato Scoglitti; Colonne antiche di un Tempio dell’antica città di Callipoli Fig. 1. e sua pianta Fig. 2.; pianta e sezione di una scala tagliata nella roccia, dell’antica città di Gela a Licata Figg. 3. e 4., disegno e incisione all’acquatinta di J. Houel, cm 34,5x24,4
Il viaggio a Siracusa e nelle città e luoghi dell’area dei Monti Iblei descritto da Houel nella sua straordinaria opera sulla Sicilia, trova conclusione sulla foce del fiume Ippari, tra i resti di Camarina. Ultima colonia questa, secondo Tucidide, ad essere fondata dai Siracusani nel 598 a.C. In seguito egli illustrerà la Valle di Agrigento e i suoi magnifici templi. Nella veduta con i resti di un antico tempio di Camarina, posta nella parte superiore della tavola CCXIII, Houel mostra anche la struttura edilizia che incorpora tali reperti: una chiesa cristiana dedicata alla Madonna di Cammarana distrutta da un incendio nel 1837 e risorta come fattoria. Gli scavi e le ricerche compiute negli anni cinquanta del Novecento su tale area hanno consentito di individuare, nei resti disegnati da Houel, il Tempio di Athena collocabile tra il V e il III secolo a.C. Gli scavi hanno permesso pure di identificare i quartieri della città greca e quelli ricostruiti dopo la distruzione operata dai Romani nel 258 a.C. Il grafico posto nella parte inferiore della tavola mostra una colonna dorica ed altri reperti individuati nei pressi di Gela, lungo il percorso che porterà l’artista ad Agrigento.
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