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Jean Houel, Voyage pittoresque des isles de Sicile, de Malte et de Lipari, Où l’on traite des Antiquités qui s’y trouvent encore; des principaux Phénomènes que la Nature y offre; du Costume des Habitans, & de quelques Usages, Paris 1787, volume IV
Tavola CCXII Resti di un bagno dell’antica città di Caucana, a Santa Croce, disegno e incisione all’acquatinta di J. Houel, cm 23,1x36
L’itinerario di Houel, dopo Ragusa e Scicli, prosegue verso Santa Croce Camarina dove le fonti storiche collocano l’area portuale di Caucana. In località Mezzagnone o Bagno di Mare l’artista individua un edificio che definisce bagno antico. Di esso esegue, dal vero, un dipinto con tecnica a guazzo (gouache) conservato al Louvre. Nell’incisione che pubblica nel Voyage, nella parte in basso, egli pone la pianta a croce greca dell’edificio.
Gli studi compiuti nel Novecento da Giuseppe Agnello riconducono il manufatto architettonico a spazio sacro dell’alto Medioevo derivante da «modelli siriaci o microasiatici». La chiesa bizantina si presenta come una costruzione realizzata in blocchetti di calcare locale e coperta, nel nucleo centrale, da una calotta emisferica formata da conci disposti ad anello, in nove filari ellittici e concentrici. I tre bracci della croce presentano, come copertura, volte a botte.
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