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Jean Houel, Voyage pittoresque des isles de Sicile, de Malte et de Lipari, Où l’on traite des Antiquités qui s’y trouvent encore; des principaux Phénomènes que la Nature y offre; du Costume des Habitans, & de quelques Usages, Paris 1787, volume IV

Tavola CCIX
Veduta generale a.a.b.b. di piccole grotte antiche scavate nella roccia e usate come alveari [Vallata della Fontana Grande a Ragusa], disegno e incisione all’acquatinta di J. Houel, cm 23x36

L’immagine offre una visione dell’altipiano ibleo con le sue caratteristiche cave. Trattasi in particolare della Vallata di Fontana Grande situata in prossimità dell’abitato di Ragusa Ibla. In essa è un costone roccioso nella cui area superiore, ormai ampiamente urbanizzato, si situava dapprima il Convento del Carmine. Le grotte della necropoli poste alla base del colle venivano riutilizzate come alveari.
A Ragusa Houel si occupa anche di «storia naturale» e si reca in una cava, probabilmente Cava Pece di contrada Tabuna, dalla quale si estrae una pietra bituminosa e di colore grigio scuro detta “pietra pece”. Precorrendo i tempi, l’artista auspica un suo uso in ambito architettonico ed industriale. Nella città iblea il viaggiatore ha modo di osservare le opere d’arte presenti nelle chiese. In quella dei Cappuccini apprezza soprattutto l’Assunta di Pietro Novelli, detto il Monrealese.