L’abate Jean-Claude Richard de Saint-Non (Parigi 1727-1791), cultore delle arti, d’antiquaria ed incisore, tra il 1759-61 compie il suo Grand Tour in Italia soffermandosi a Roma e giungendo fino a Napoli. Al suo ritorno in Francia decide, come editore, di pubblicare un’opera che descriva i luoghi, le opere d’arte e le antichità visitate. Ma l’interesse suscitato in Francia dalle scoperte archeologiche effettuate a Pompei ed Ercolano e la poca conoscenza che della Magna Grecia (Calabria, Puglia e Basilicata) e della Sicilia si aveva in Europa, lo inducono a rielaborare il progetto iniziale e promuovere un’impresa editoriale atta a dare alle stampe solo disegni e descrizioni dell’Italia del Sud.
Saint-Non, a Parigi, dà l’incarico di organizzare e compiere la spedizione nel Regno di Napoli e di Sicilia, dominato da Ferdinando IV di Borbone, a Dominique-Vivant Denon il quale, oltre a guidare gli artisti che l’accompagneranno, curerà il diario di viaggio. A realizzare i grafici di monumenti e vedute saranno i pittori Claude-Louis Châtelet (Parigi 1749/50-1795), Louis-Jean Desprez (Auxerre 1743 - Stoccolma 1804) e l’architetto Jean-Augustin Renard (Parigi 1744-1807). Il viaggio verso il Sud inizia a Napoli l’8 aprile 1778. Denon, visitati i centri più importanti della Magna Grecia, il successivo 2 giugno, da Reggio Calabria sbarca a Messina per compiere il tour della Sicilia. Dalla stessa città, dopo sei mesi di permanenza nell’isola, Denon e la sua équipe si imbarcheranno il 29 novembre 1778 per rientrare a Napoli. Il materiale prodotto viene inviato a Saint-Non che, tra il 1781-86, pubblica a Parigi i quattro volumi del Voyage pittoresque ou description des Royaumes de Naples et de Sicile (Viaggio pittoresco ovvero descrizione dei Regni di Napoli e di Sicilia). I disegni, da numerosi ed esperti incisori, sono tradotti in incisioni all’acquaforte mentre lo stesso abate redige il testo utilizzando il diario di Denon senza citare l’autore. Impiega pure scritti e disegni di altri viaggiatori che in quegli anni erano pervenuti in Sicilia. In particolare si servirà delle osservazioni prodotte dal geologo Déodat de Dolomieu (Dolomieu 1750 - Châteauneuf 1801). Tutto ciò darà adito al risentimento di Denon che a Parigi, nel 1788, pubblicherà il diario del suo Grand Tour nell’isola con il titolo Voyage en Sicile. L’aspra polemica che ne deriva compromette i rapporti dei protagonisti del Voyage, ma è a queste due grandi personalità dell’Illuminismo francese che si deve la realizzazione della straordinaria opera odeporica, esteticamente fra le più interessanti prodotte nel Settecento.
Saint-Non dedica alla Sicilia il quarto volume, il quale consta di due parti, la prima pubblicata nel 1785, la seconda nel 1786. A quest’ultimo tomo appartengono le tavole su Siracusa e il territorio ibleo.