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Jean-ClaudeRichard de Saint-Non (a cura di), Voyage pittoresque ou description des Royaumes de Naples et de Sicile, Paris 1786, volume IV, seconda parte
Tavola 137 Monete di Gelone ed Ierone, primi tiranni di Siracusa, composizione di Pierre-Adrien Pâris incisa da Pierre-Gabriel Berthault, cm 33,6x23,8 La monetazione delle città greche di Sicilia è ritenuta fra le più pregevoli pervenuteci dall’età classica per gli altissimi livelli artistici raggiunti. Essa ha affascinato in tutti i tempi in quanto espressione non solo dell’arte e della cultura greca, ma anche per i soggetti legati ai culti religiosi e alle autorità emittenti di cui le monete sono espressione e strumento di propaganda politica. Il curatore del grafico si rifà principalmente all’opera settecentesca del Principe di Torremuzza, dalla quale seleziona gli esemplari considerati particolarmente interessanti. In questa tavola sono riprodotte alcune monete battute dalle zecche di Siracusa e di Gela sotto i primi tiranni Gelone e Ierone. L’autore incorre in errori di attribuzione poiché le monete a leggenda IEPONOΣ sono quelle di Ierone II, che regna a Siracusa fra 275 e 216 a.C., e il Gelone delle monete nn. 6, 7, 8 non è il famoso tiranno, ma l’omonimo figlio di Ierone II , associato al trono nel 240 a.C. Sul diritto delle monete di Gela (nn. 3 e 17) la protome di toro a volto umano rappresenta la personificazione del fiume che ha dato il nome alla città. Bronzo - Litra. Zecca di Siracusa, Ierone II, 275-216 a.C.
Diritto: Testa diademata di Ierone II a sinistra, corona dietro la nuca; contorno perlinato.
Rovescio: Cavaliere al galoppo a destra con lancia e clamide svolazzante. Sotto le zampe anteriori del cavallo, AP; in esergo IEPONOΣ contorno lineare.
Inv. 47625. Siracusa, Museo Archeologico Regionale “P. Orsi”- Gabinetto di Numismatica. Su concessione dell’Assessorato dei Beni Culturali e Ambientali e dell’E.P. della Regione Siciliana - Palermo
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