JEAN HOUEL



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François-André Vincent, Ritratto del pittore Jean Houel,
olio su tela, 1772, cm 58x48. Rouen, Musée des Beaux-Arts

Jean-Pierre-Louis-Laurent Houel nasce a Rouen, in Normandia, il 28 giugno 1735. Il padre, costruttore di tetti d’ardesia, lo iscrive alla scuola di disegno della città. Frequenta pure uno studio di architettura. A vent’anni si trasferisce a Parigi per apprendere la tecnica dell’arte incisoria presso il prestigioso atelier di Jacques-Philippe Le Bas. Nella capitale francese viene a contatto con le idee illuministe e frequenta Diderot e D’Alembert nel salotto di Madame Geoffrin. Ascolta anche Rousseau e le discussioni sulla necessità, nell’arte, di una visione estetica che tragga ispirazione dalla natura. Nel 1769 Houel è accolto all’Accademia di Francia, a Roma. Durante il viaggio fa sosta a Ferney, in Svizzera, per conoscere e ritrarre Voltaire. Attratto dalla luce del Sud nel 1770 l’artista francese si reca a Napoli e compie un breve tour in Sicilia e Malta. Rientrato in Francia espone con successo le vedute sulle antichità di Roma e delle isole del Mediterraneo. Desideroso di approfondire la conoscenza di quanto intravisto, nel 1776 il «Pcintre du Roi», ottenuti dal governo francese dei finanziamenti, decide di compiere il Grand Tour in Sicilia finalizzandolo alla pubblicazione di un’opera che illustri le antichità, i fenomeni naturali, gli usi e i costumi dell’isola. In Sicilia si fermerà dal 1776 al 1779. Nella capitale francese, tra il 1782-87, pubblicherà i quattro volumi del Voyage. Da solo ha inciso all’acquatinta le splendide tavole dell’opera della quale ha curato anche il testo. Houel sarà testimone della Rivoluzione. Nel 1796 viene eletto membro della Societé Libre des Sciences, Lettres et Arts di Parigi, città nella quale muore, a 78 anni, il 14 novembre 1813.