VAI ALLA HOME



       TORNA INDIETRO ALTRI LIBRI



CLICCA PER INGRANDIRE









Judica, Gabriele <1760-1835>

Le antichità di Acre. Scoperte, Descritte, ed Illustrate dal Barone Gabriele Judica Regio Custode delle Antichità del Distretto di Noto. Messina: Presso Giuseppe Pappalardo, 1819
[6], X, 167, [1], V, [3] pag.: 34 c. di tav. [1] ritr.: inc.; in folio

Gabriele Judica (Palazzolo 1760?-1835) residente a Palazzolo, l’antica Akrai, conseguita la laurea in legge esercita la carica di giudice civile e si occupa del feudo di Bauli del quale detiene il titolo di barone. Sensibile al fascino delle antichità e incentivato dal contatto con i viaggiatori stranieri che in Palazzolo cercavano i reperti della colonia greca, nel 1809, avendo fissato - come lo stesso autore scriverà - gli occhi «sopra alcuni vetusti sepolcri nel sasso incavati» della contrada Colle Orbo, inizia quegli scavi che lo condurranno al ritrovamento del teatro. G. Judica pubblica le sue scoperte in Le antichità di Acre, un testo illustrato da incisioni di Giuseppe Politi e che doveva servire anche come «guida fedele agli eruditi viaggiatori». Nel suo palazzo lo studioso fondava inoltre, con i reperti portati alla luce, un Museo del quale si auspica, in Palazzolo Acreide, la riapertura.