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Fazello, Tommaso <1498-1570>

De rebus Siculis decades duae, nunc primum in lucem editae. Panormi: apud Ioannem Matthaeum Maidam et Franciscum Carraram, 1558 [4], 616, [32] pag.; in 2°
In latino

Tommaso Fazello (Sciacca 1498 - Palermo 1570), frate dell’Ordine dei Predicatori Domenicani, storico, letterato, teologo e autore del De rebus Siculis decades duae, è il “padre” della storiografia e dell’archeologia siciliana. Il testo, edito in latino nel 1558 presso la tipografia Maida di Palermo, è diviso in due parti o deche. Nella prima deca, suddivisa in dieci capitoli, Fazello descrive con particolare cura l’aspetto geografico e la topografia antica e moderna dell’isola. Nella seconda deca, anch’essa in dieci capitoli, lo studioso sviluppa la storia della Sicilia dalle origini fino alla morte di Carlo V (1558). Il Fazello, attraverso il suo scritto, fornisce notizie inedite sui siti archeologici di Sicilia. In questo fu pioniere. Pertanto il volume, tradotto nel 1574 in italiano da Remigio Fiorentino e più volte riedito, divenne il vademecum per chi volle accostarsi allo studio dei reperti archeologici dell’isola. L’opera, per i viaggiatori stranieri, fu prezioso talismano. Essa faceva parte del loro bagaglio e costituì la guida-base per effettuare il tour di Sicilia. La rarissima “cinquecentina” esposta è un esemplare, in ottimo stato di conservazione, della prima edizione. Presenta impresso sul frontespizio lo stemma di Filippo II raffigurante l’aquila imperiale.